Trump annuncia dazi universali

28 Aprile 2025 in News

Trump annuncia dazi universali

Alla fine sono arrivati. I dazi reciproci annunciati dall’amministrazione Trump colpiscono oltre cento paesi, ma non nella stessa misura. A partire dal prossimo 5 aprile, una tariffa del 10% verrà applicata a quasi tutte le importazioni negli Stati Uniti e per alcuni paesi non vi saranno ulteriori conseguenze; tra questi figurano Regno Unito, Singapore, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Turchia, Colombia, Argentina, El Salvador, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.
C’è poi un’ulteriore soglia, fissata da Trump al 20%, che scatterà il 9 aprile, riservata ai paesi che secondo l’amministrazione USA applicano dazi o strumenti ad essi paragonabili alle merci americane. In questa lista dei cattivi – ma non dei cattivissimi – ci sono tutti i paesi dell’Unione Europea, Italia compresa.
Alcuni paesi vengono trattati anche peggio: i prodotti cinesi dovranno fare i conti con una tariffa del 54%, quelli cambogiani del 49% e i vietnamiti del 46%.
Poi, giù a scalare: Thailandia 36%, Giappone 24%, Sudafrica 30%, Taiwan 32% e Sudafrica 30%. Da questa tornata di dazi, sono esclusi Canada e Messico, già oggetto di provvedimenti. Fa caso a sé il settore automotive, soggetto già da oggi a un dazio settoriale pari al 25%.
Tra le prime associazioni del nostro settore a commentare la decisione di Trump è la statunitense Plastics, che già nei mesi scorsi aveva criticato – senza però attaccare direttamente il Presidente USA – l’utilizzo di misure tariffarie indiscriminate.
Confermando il sostegno all’amministrazione Trump e all’obiettivo di sostenere l’industria americana, il presidente di Plastics, Matt Seaholm, ha ribadito il rischio che i dazi possano interrompere le catene di approvvigionamento della manifattura USA, aumentando i costi di produzione e indebolendo, nel complesso, la competitività delle imprese.

Fonte: https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=33643